Progetto dote di cura. Sostegno a casa per persone in condizione di disabilità grave e gravissima
Progetto dote di cura. Sostegno a casa per persone in condizione di disabilità grave e gravissima. (DGR 941 del 25 Luglio 2014 “Non autosufficienza – Interventi socio-assistenziali per il sostegno a domicilio di persone con disabilità grave e gravissima nell'ottica della dote di cura)
Beneficiari: persone in condizione di dipendenza vitale che necessitano a domicilio di assistenza continuativa di carattere sociosanitario nelle 24 ore, per bisogni complessi derivanti dalle gravi condizioni psico-fisiche, con la compromissione delle funzioni respiratorie, nutrizionali, dello stato di coscienza, privi di autonomia motoria e/o comunque bisognosi di assistenza vigile da parte di terza persona per garantirne l'integrità psico-fisica; tra i potenziali beneficiari si includono anche coloro affetti da patologie implicanti gravissimi disturbi del comportamento tali da richiedere assistenza vigile/controllo continuativo H24 per l’elevato rischio di vita.
Presa in carico da parte del distretto sociosanitario: pazienti disabili minori e adulti sono presi in carico dalla competente equipe integrata sociosanitaria che provvede alla definizione del Piano individualizzato; sulla base di questo l’Unità Distrettuale composta dal Direttore Sociale e dal Direttore del Distretto Sanitario, provvede quindi alla validazione del PIA e alla relativa autorizzazione all’intervento.
Criteri di accesso alla misura
- Condizione di dipendenza vitale secondo quanto sopra indicato accertata clinicamente dal medico specializzato di struttura pubblica membro dell’equipe integrata sociosanitaria ;
- Riconoscimento dell’Indennità di Accompagnamento;
L’accesso alla misura non è vincolato ad alcuna soglia ISEE, ma in caso di domande eccedenti la disponibilità dei fondi, l’ISEE costituisce criterio di priorità di graduatoria, fatte salve le persone già in carico fruitori della misura.
Fase operativa a decorrere dal 1/09/2014
La domanda per l’accesso al beneficio, redatta su apposita modulistica predisposta dalla Struttura Regionale, presentata presso lo sportello unico di accesso ( PUA) del Distretto sociosanitario competente territorialmente:
- La modulistica suddetta è reperibile sul sito della Regione, e del Distretto Sociale5 Finalese.
- Le domande pervenute verranno esaminate entro il termine di sessanta giorni; dopo la raccolta delle domande pervenute nel mese di settembre, verrà effettuato, da parte della regione, in collaborazione con i distretti e Fi.L.S.E, una ricognizione finalizzata alla verifica ed alla messa a regime del sistema anche apportando eventuali modifiche.
Intervento: Gli interventi messi in atto a sostegno dei beneficiari in prima istanza dovranno ammontare a 500,00 euro mensili ( siano essi prestazioni, servizi, sia trasferimenti monetari) .Tale valore può aumentare fino ad un massimo di 1.000 euro mensili secondo il parere dell’equipe, sulla base degli elementi familiari, sociali e della rete assistenziale già attiva, condiviso tra il servizio e la famiglia nel PIA..
L’intervento attivato, attraverso i fornitori accreditati/convenzionati con gli enti titolari, è pertanto modulato sul bisogno assistenziale che la persona esprime ad integrazione degli interventi, anche informali, già attivi. L’equipe distrettuale integrata sociosanitaria dovrà nella redazione del PIA, tenere in considerazioni non solo gli aspetti clinico diagnostici ma anche gli aspetti familiari,sociali, ambientali che costituiscono la rete assistenziale del paziente; il contributo andrà quindi, a compensare le lacune assistenziali e/o a mantenere l’assistenza già adeguatamente organizzata. Nel computo delle risorse assegnate all’intervento in capo alla persona è inclusa l’indennità di accompagnamento.